Arrendersi? Mai! Neanche dinanzi al più grande “incendio” che il Salento abbia mai conosciuto: quello di milioni di ulivi “bruciati” da Xylella Fastidiosa. Siete pronti a conoscere gli straordinari ???????????????? ???????????????????? ???????????????????????????????????????????????????? agricola sostenibile guidata dal DAJS?
Partiamo da una lady: Daniela Specolizzi, dinamica e brillante imprenditrice salentina.
Il suo progetto di “rinascita verde” è all’interno dell’azienda agricola di proprietà Terra Nostra, nel comprensorio di Ugento, specializzata nella coltivazione di olive da olio e cereali, duramente colpita dalla pandemia vegetale.
Daniela Specolizzi però non si arrende e rilancia: un ettaro dell’azienda verrà infatti destinato alla realizzazione di serre fisse ad alta valenza tecnologica. Il progetto ha già avuto il nullaosta del Mipaaf: sarà un cuore verde hi-tech️, un raggio di luce e bellezza al posto del grigio secco e desolante dell’oliveto danneggiato da Xylella.
Ce lo spiega direttamente Daniela:
“Abbiamo compreso che avere un’azienda monocolturale è molto rischioso. Xylella ci ha insegnato questo. Ripartire oggi significa diversificare. Siamo contenti di poter realizzare, grazie al fruttuoso lavoro del DAJS, una serra ipertecnologica per la produzione di ortaggi che darà anche occupazione a manodopera specializzata.
Consideriamo il progetto un po’ come l’anno zero della ripartenza. Noi crediamo che l’olivicoltura resterà fondamentale per l’agricoltura del Salento, e infatti abbiamo investito nelle specie resistenti tra cui la Favolosa, ma crediamo che sarà anche necessario diversificare. E noi lo faremo con coraggio e tanto entusiasmo”.
“Abbiamo compreso che avere un’azienda monocolturale è molto rischioso. Xylella ci ha insegnato questo. Ripartire oggi significa diversificare. Siamo contenti di poter realizzare, grazie al fruttuoso lavoro del DAJS, una serra ipertecnologica per la produzione di ortaggi che darà anche occupazione a manodopera specializzata.
Consideriamo il progetto un po’ come l’anno zero della ripartenza. Noi crediamo che l’olivicoltura resterà fondamentale per l’agricoltura del Salento, e infatti abbiamo investito nelle specie resistenti tra cui la Favolosa, ma crediamo che sarà anche necessario diversificare. E noi lo faremo con coraggio e tanto entusiasmo”.
Please follow and like us:
