Accento settentrionale e cuore giallorosso. Leonardo Rocca, 22 anni, laureando in Enologia all’Università di Milano, nel tempo libero chef e scultore di pipe, è un rappresentante virtuoso della “Generazione Z”: ragazzi nati tra il 2000 e il 2010, tecnologici, resilienti, più giudiziosi dei fratelli maggiori (i Millennials), visionari, coraggiosi.
Tutte qualità che emergono ascoltando questo giovane e brillante Eroe della Rigenerazione.
“Lavoro nell’azienda di famiglia a Leverano, assieme ai miei genitori, 8 cugini e 4 zii. Siamo la quinta generazione dell’azienda Rocca, coltiviamo vigneti autoctoni, Negroamaro, Primitivo, Susumaniello, Nero di Troia, Vermentino e produciamo vino. Siamo una grande famiglia unita. La passione per il Salento e i vigneti ce l’ha insegnata il nonno: era un uomo del Settentrione ma ha voluto vivere e morire qui, in questa terra bellissima. È stato lui ad insegnarci ad amarla profondamente.
Con il Dajs Leonardo sta realizzando la cantina del futuro: “Ha le volte a stella e la tecnologia smart. Profuma di tradizione, ma è avveniristica. Al nonno piacerebbe tantissimo, ne sono certo!”
Da bravo Post-Millennial Leonardo non sente di dover scegliere tra Nord e Sud, tra tradizione e innovazione: “Studio a Milano e lavoro a Lecce, passo ore a lavorare il legno ma sono anche iper tecnologico. Cose diverse possono stare insieme e dare bei frutti. C’è solo una cosa che scarto volentieri: il lavoro in ufficio. Non fa per me. La mia vita è tra i vigneti!”
Forza Generazione Z! Forza Dajs!
